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CastelBrando, la mia ennesima triste storia, la storia d'amore tra Silvia e la Nebbia!

  • Immagine del redattore: Silvia Pavanello
    Silvia Pavanello
  • 17 feb 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 21 feb 2022


Ciaoooo Amiconi mie! Fiorellini e fiorelloni!

Ho fatto delle piccole modifiche al Blog, da oggi sarà più interattivo! Ci saranno più link dove accedere a prezzi più dettagliati in base alla stagione, link da collegare al vostro google maps e molto altre info.

Basterà cliccare sulle parole evidenziate!


Cominciamo! Ooooook, let's go!


Come avrete capito, o perchè sono rimbambita o perchè la vita non va. Non ho molta fortuna! Anche questa volta, come con i Casoni di Caorle (Casoni), sono andata a visitare un posto meraviglioso... ma ovviamente con la nebbia!

Per tutti i veneti in ascolto, sappiate che vi capisco perfettamente. Ma se vogliamo giustificarci: con la nebbia i paesaggi acquistano un chè di Horror, quindi per gli amanti del genere è una goduria!


In ogni caso, in questo weekend di San Valentino, anche se sono single, sono andata a visitare uno dei posticini più romantici della Marca (Treviso e provincia): CastelBrando.

Posto ricco di storia e con un panorama mozzafiato... quando vanno gli altri perchè quando decido di andare io da qualche parte inizia il siquel di Silence Hill!


Dopo essermi lamentata come il mio solito, posso raccontarvi la storia di questa imponente struttura millenaria! Si amicici, perchè sulle sue belle spallucce, CastelBrando ha due milla anni di storia! Mica pizza e fichi (che poi perchè si dice: "mica pizza e fichi"? E' un po' come la storia dell'Ananas sulla pizza?).




Provo a spiegarvi in soldoni come arrivarci, seguendo le mie forze:

  • In Auto: Dall'autostrada A27 Venezia Belluno, uscire a Vittorio Veneto Nord e prendere la direzione per Follina e Valdobbiadene. Dopo 12 km si arriva a Cison di Valmarino. Poi da lì google maps!

  • Con i mezzi: Dalla stazione FS di Venezia Mestre, cambiare per Conegliano Veneto. Da qui mi sentirei di consigliarvi, a meno che voi non siate masochisti e anche un po'... bestie di satana, di farvi gli ultimi 23 km con un mezzo! E non a piedi. Ma scelte, in ogni caso, buona fortuna!


Intanto, vi lascio il link (premi qui) per raggiungerlo il più velocemente. Ho capito che con le mie indicazioni vi confondete tutti. Sia quando le dò, sia quando mi confronto con il navigatore! Ma un giorno la gente mi capirà, anche se quel giorno sarà molto lontano.


Date le prime info, ora vi devo spiegare come salire in due modi:

  • Funicolare: Ciao amici pigri, sapete che io vi penso sempre! La funicolare vi porta sù nel giro di 5 minuti. Al costo di 1,00 €!. Facile, veloce e moooolto suggestiva! Sigillo di approvazione? Ovvio! Garanzia Pava!

  • A piedi: per quelli che non amano la comodità, c'è un bellissimo percorso da percorre in mezzo alla natura! Basterà seguire l'indicazione. Non è assolutamente lungo, anzi, vi permette di godervi a pieno tutta questa struttura imponente ed i suoi paesaggi! In compenso, potrebbe essere leggermente ripidino! Quindi sconsiglio fortemente i tacchi!


Gilberto e Amelia


Ma voi lo sapete perchè è famoso CatelBrando? Ovvio che no, sennò non sareste qui a leggere il mio meraviglioso articolo! A proposito, lasciatemi un cuoricino! Tirchi!

In primis qui è stata ambientata una bellissima e romantica storia, scritta a Pietro Beltrame (1847), quella tra Gilberto e Amelia... e Isoardo! So che può sembrare un racconto di corna, per questo ve la racconto in breve e... a modo mio!




I miei riassuntoni

(CI SONO SPOILER) Gilberto ed Amelia sono una coppia sposata. Ma lui deve assolutamente partire per le Crociate in Terra Santa! Oh no! Tanto che sta povera donna dovette lei cucire lo stemma sulla veste del marito.

Lui come pegno d'amore, prende la collana preferita appesa al collo della moglie e la divide in due, portandosene una parte con sè, come porta fortuna. Con la promessa che sarebbero rimasti insieme per sempre, CHEEEE CUCCIOLIIII!

Amelia aspetta per anni il suo amato, quando un giorno mentre si stava per sfracellare al suolo per colpa di Youghi (tradotto: un orso), incontra un "bono da paura": Isoardo! Basta uno sguardo per innamorarsi... e chiamala scema!

Nel frattempo il nostro Gilbertone sa pijia in der culo, perchè durante la battaglia, viene ferito a morte! Disperazione! Urla! Pianti! Insomma Isoardone, approfitta di questa tragedia e... che fai non la consoli?

Insomma, Amelia nel giro di 7 secondi, mette già una pietra sopra al matrimonio precedente e decide di ri-sposarsi, con lo sventolone! Insomma, le è passata velocemente!

E' il giorno delle nozze... nel Castello.. arriva un misterioso cavaliere che stava chiedendo alloggio! Lo accolgono e per sdebitarsi, comincia a raccontare una storia: parla di due innamorati, di una promessa d'amore eterna e di una COLLANA! ZAAAAAN ZAAAN ZAAAAAN! Boom! Amelia riconosce Gilbertone, è vivo, e vuole vendetta, perchè che comportamento è questo Amo?!

Insomma finale, Isoardo ed Amelia provano a scappare, perchè Gilby è incazzato nero. Arriveranno a Revine Lago in cui troveranno la morte (Altra leggenda: i loro corpi non furono mai ritrovati, e giacciono ancora nel fondo del lago). Fine.


CastelBrando e i Brandolini


La storia dei Brandolini si fonde con quella del castello nel 1436, quando la Repubblica di Venezia, decide di regalare a Brandolino IV e a Erasmo da Narni (. (Gattamelata, per il valore dimostrato in battaglia), la fortezza e i territori circostanti.

Il famoso Gattamelata, promosso a Capitano Generale dell’esercito della Serenissima, cedette il castello perchè volle continuare a combattere, nonostante avesse quasi settant’anni. Insomma ancora bello arzillo. Considerando che io ho 22 anni e per alzarmi dalla sedia dico "Oplà" e "Ohissà".

Brandolino diventa così conte del castello e la sua famiglia ne rimarrà proprietaria per ben 523 anni fino al 1959. Ma sicuramente non sono ricordati come dei santi, anzi, mantennero un regime quasi feudale, cioè i contadini lavoravano per i campi della famiglia ma dovevano dividere il raccolto, non essendo terre di loro proprietà. Soltanto nel 1958 i terreni furono messi in vendita in modo che coloro che li avevano coltivati per una vita intera potessero prenderne possesso. Questa è la ragione per cui la maggior parte delle leggende tramandate oralmente dipingono i conti come figure crudeli e negative.


Si conclude così la millenaria storia di CastelBrando, dove ancora oggi è possibile visitare il museo con ancora presenti diversi strumenti di tortura, come la Berlina e il Pozzo dei Coltelli! Inoltre è possibile pernottare nell'albergo di lusso, dove ogni stanza ha una stanza con uno stemma diverso che testimoniamo 520 anni di storia! In cui è possibile rilassarsi nei bagno romani, insomma una zona wellness particolare!


Per chi volesse solo fare un bell'aperitivo con vista, sono presenti dei bellissimi localini in cui poter bere uno spritz con qualche stuzzichino (che da noi si chiamano "Cicchetti").


Periodo migliore: Primavera/Estate.


Noi ci vediamo qui giovedì alle 17.30, oppure puoi seguirmi su Instagram per non perdere nessun aggiornamento (pavagram), non dimenticare di lasciarmi un bel cuoricino!

Ti lascio il link dello scorso articolo, nel caso non lo avessi ancora visto o volessi rileggerlo:


Un grosso bacio,

Silvia.



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