Venezia: 3 curiosità sul Carnevale!
- Silvia Pavanello
- 2 mar 2022
- Tempo di lettura: 3 min

Ciao fiorellini e fiorelloni!
Allerta disclamer: il linguaggio e l'approccio utilizzato è appositamente e volutamente "funny-aggressive".
Appuntamento fisso, come ogni giovedì! Intanto sempre più novità stanno approdando in questo marasma di blog! Troppe? Eeeeh non mi interessa, attaccatevi al tram! No scherzo, ovviamente consigli e critiche (COSTRUTTIVE, mi raccomando, sono permalosa e mi tocca riempirvi di insulti!) sono sempre accetti!
INDICE
Novità! Per i più pigri che non amano leggere, ma preferiscono ascoltare: a fine paragrafo c'è l'audio-lettura! Anche se consiglio sempre di affiancare la voce alla lettura autonoma!
Risolto anche il problema pigri o di chi vuole un'esperienza a 360°, cominciamo che oggi voglio essere sintetica e molto più smart!
OOOOOOK LET'S GO!
Come ormai avrete capito questo weekend sono andata a Venezia, durante uno dei periodi e delle manifestazioni più belle del mondo: IL CARNEVALE! Sono stata travolta dalla solita atmosfera colorata, calda e unica!
"Eh ma Silvia e quello di Rio?", sentite piccini miei, io sono veneta quindi il Carnevale Veneziano è il migliore. Punto, chiuso!
Avete contestazioni? Scrivetemele pure su Instagram se avete il coraggio! Aspetto!
ORIGINI DEL CARNEVALE VENEZIANO

Ma tu sai come nasce il Carnevale? Intanto, palesemente abbiamo rubato due idee e le abbiamo riadattate a noi! Perchè così si fà, con arroganza si prelevare e modificare usanze antichissime!
Epoca romana, dai Saturnali, in cui le classi sociali venivano messe in discussione. Ma SOLO per quel giorno, schiave e cittadini invadevano la città per fare la baldoria SEEEEEH!
Decisamente il mio preferito, derivata dai greci, da culti dioniasici.
Organizzavano grandissime e bellissime feste a scopo religioso, con processioni e rappresentazioni teatrali. Per un giorno tutto era lecito!
Quindi riadattando la nostra tradizione, i Dogi decisero di promuovere il Carnevale come festa specialmente "popolana" dedicata al divertimento! Vi sento: "Ah ed a bere ihihih i veneti bevono sempre ihihi", si esatto, era anche un'occasione di convivialità il bere! Noi amiamo essere così social anche adesso!
VENEZIA E LE MASCHERE, ONE LOVE!

Già amicici, la grandissima storia d'amore tra questa città e i "travestimenti" è davvero lunga e in certi momenti è stata anche tortuosa.
Comincio con il dirvi che già nel XIII secolo le maschere venivano usate per "nascondere la propria identità". Venezia è sempre stata una piccola città, dove si conoscevano tutti... quindi i pettegolezzi girano molto velocemente. Così per tutelare la privacy, non creare più rumors riguardo le classi sociali o scandali, le persone hanno cominciato ad indossare delle bautte (maschere in veneziano)
Ahi me, nel 1703 dopo numerosi crimini avvenuti da "personaggi mascherati", le autorità le bandirono, ma scatenò solo l'effetto contrario: i cittadini disubbidirono ed andarono a manifestare tutti mascherati.
Dopo mille proteste, il Doge dovette riammetterle per forza!
Anche oggi a Venezia è possibile indossare una maschera anche in altri giorni dell'anno e non solo a Carnevale... no non intendo la mascherina per il Covid!
A Venezia c'è una bellissima bottega che produce maschere e travestimenti, dipinti a mano e ricoperti di oro utilizzate per il teatro, film, rappresentazioni.
Vi lascio il link se volete spulciare un pochino il loro sito, vi lascio anche come arrivarci:
LA MASCHERA DEL GATTO:

Partiamo dal presupposto che i gatti approdarono a Venezia per debellare i numerosi topi presenti, che purtroppo portavano malattie, tra cui la peste che causó un epidemia nel 1500! Insomma un bel problema, altro che il wi-fi che funziona male!
Quindi che fare? Qualche genio veneziano a fine 1400 disse:
“More, femo sbarcar 4 gatti! Tanto i core drio ai sorsi e i dorme sotto il sol tuttal dì”
(Trad. "Amore, facciamo sbarcare 4 gatti! Tanto corrono dietro i topi
e riposano sotto il sole tutto il giorno!")
Non ci crederete, ma incredibilmente funzionò! Anche molto bene!
La maschera del Gatto, fù un vero e proprio “tributo” ad un animale che aiutó molto questa città e che fino a cent'anni fà popolava numerosamente l'isola!
Adesso come potete immaginare, i gatti sono molto molto meno, ma la maschera resta ancora una delle più belle di sempre!
Si conclude così il nostro appuntamento settimanale!
Noi ci vediamo qui giovedì alle 17.30, oppure puoi seguirmi su Instagram per non perdere nessun aggiornamento (pavagram), non dimenticare di lasciarmi un bel cuoricino! Aspetto le obiezioni!
Ti lascio il link dello scorso articolo, nel caso non lo avessi ancora visto o volessi rileggerlo:
Ti lascio anche il link di un fotografo bravissimo che mi ha donato una delle sue foto più belle!
Ecco a te l'audio-lettura, fanne buon uso:
Un grosso bacio,
Silvia.
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